I nostri consigli per i Destination Wedding Planner
Da sempre, l’Italia è tra le mete più ambite dalle coppie di sposi che vogliono celebrare il proprio matrimonio all’estero. Ogni anno un numero sempre maggiore di coppie si affida a wedding planner professionisti per realizzare un evento da sogno in una terra ricca di storia, di natura, di bellezza e di arte.
L'iter burocratico da seguire
La gestione di un destination wedding incoming richiede particolare impegno da parte del wedding planner. Gli sposi con cui abbiamo a che fare parlano una lingua diversa dalla nostra, richiedono servizi aggiuntivi come alloggi o transfer, ed anche l’evolversi dell’evento è caratterizzato da usi e tradizioni particolari, che variano in base alla terra di provenienza degli sposi. Un aspetto molto importante è quello dei documenti da presentare e l’iter burocratico che ne segue. Naturalmente, per ogni Stato di provenienza della coppia la documentazione da presentare varia, ma vediamo di fare uno specchietto generale, per avere una chiara idea di cosa ci serve.
Documenti necessari per sposarsi in Italia
Per sposarsi in Italia sono necessarie le pubblicazioni, che hanno validità 6 mesi, ma nel caso di sposi stranieri è sufficiente presentare un Nulla Osta (tradotto e legalizzato) o il Certificato di Capacità Matrimoniale, unitamente all’Atto di Nascita (tradotto e legalizzato) di entrambi gli sposi nel caso in cui nel nulla osta non compaiano le generalità genitoriali, ed infine le copie dei passaporti o delle carta d’identità.
Gli sposi residenti negli Stati Uniti oppure in Australia, oltre a questi documenti, devono anche presentare un Atto di Notorietà e una dichiarazione giurata davanti al console statunitense o australiano in Italia, e legalizzarne la firma. Successivamente sarà necessario trascrivere l’atto di matrimonio nel proprio paese di origine, l’atto dovrà essere quindi presentato al consolato o al comune del paese d’origine.